/ Redazione / da pedalare piste ciclabili
Da Bolzano a Venezia lungo la Ciclabile dell’Adige
Bolzano e Venezia distanti? Naaa, in bici è un attimo! Oggi pedaleremo lungo un pezzo della prima pista ciclabile d’Italia e una delle più belle, amatissima anche dagli stranieri: la Ciclabile dell’Adige fino a Verona. Da qui entreremo nel cuore del Veneto fino a Venezia.
Ufficialmente la si può prendere già a Merano (addirittura al Lago di Resia percorrendo la ciclabile della Val Venosta). Noi però abbiamo assemblato il tour partendo da Bolzano, per circa 300 km di pedalata fino a Venezia. Pianeggiante, lungo fiume e alla portata di tutti. Sfrutta i fondo valle e, tranne per alcuni brevissimi tratti, è in sede protetta soprattutto in Alto Adige e Trentino. La parte veneta invece include anche alzaie, strade di campagna o comunque strade a basso traffico piuttosto tranquille. Insomma, ben si addice anche a chi pedala con in bimbi.
E ora scopriamo qui sotto le tappe della Ciclabile dell’Adige. Mettetevi in sella che si parte!
Da Bolzano al Lago di Garda
È anche quello più pedalato: già Bolzano ha molto da offrire, a partire da quel clima da città di frontiera. Qui sì che si respira un po’ d’Austria: segnaletica bilingue, ritmi tranquilli, facciate multicolore, profumo di knödel.
Scendiamo verso Trento con il fiume a farci da sottofondo e i vigneti ai lati. A Trento cambia già l’atmosfera e si fa un mirabolante salto dal Medioevo merlato di Piazza Duomo alla tecnologia del Muse (Museo delle Scienze), nel quartiere progettato da Renzo Piano. Se sei nei paraggi visitalo, grandi e piccoli vanno matti!
Da Rovereto a Riva del Garda
Qualche chilometro dopo Trento spunta Rovereto, e anche qui la sosta è d’obbligo. Per gli amanti dell’arte e dell’architettura c’è il Mart, il museo d’arte moderna e contemporanea, mentre per gli amanti dell’acqua basta puntare dritto a Sud, sempre su ciclabile e sempre tra filari di vigneti e piante da frutto. Ogni tanto vi ritroverete quasi in un cortile, ma alla curva successiva la vista si apre su tutta la vallata facendovi sentire molto piccoli.
Per arrivare a Riva del Garda, la punta più a nord del lago, vi basterà lasciare l’Adige e deviare verso Mori poco dopo Rovereto: vi ritroverete in un paesino da cartolina affacciato sull’acqua. Da qui partono i traghetti verso Peschiera e Desenzano, attraversando in lungo tutto il Garda.
Da Desenzano/Peschiera a Verona
Sia che sbarchiate a Desenzano (di strada per Sirmione) o a Peschiera (più comoda per Verona), andate a prendervi un gelato a Sirmione: un paese-gioiello che sembra appoggiato sull’acqua e chiuso prima dentro grandi mura, poi dentro a una corona di montagne… niente di più spettacolare. Ci sono anche delle ottime terme, approfittatene!
Da Peschiera potreste anche scendere in giù lungo la famosa ciclabile Peschiera-Mantova, ma noi facciamo rotta verso Verona, ricongiungendoci con l’Adige a Bussolengo. Siamo nella Pianura Padana, e pedaliamo tra i campi e i vigneti: in alto i calici! Queste sono le terre di grandissimi vini come il Bardolino e il Lugana (verso il lago), il Soave, l’Amarone.
Da Verona a Vicenza passando per i Colli Berici
Da Verona a Vicenza attraversiamo la valle dell’Alpone in bici, tappa d’obbligo a Soave (di nome e di fatto) e puntiamo verso Vicenza. Ci arriviamo dall’alto, cioè dai Colli Berici, più rustici all’inizio, più eleganti verso il Santuario della Madonna di Monte Berico. Patria del Palladio, Vicenza e provincia sono un brulicare di ville, non tutte di sua mano ma tutte veri capolavori. A Vicenza non perdetevi Villa La Rotonda, la ciclabile ci passa giusto davanti in uscita dalla città.
Da Vicenza a Padova passando per i Colli Euganei
Prossima tappa Padova, e ci potete arrivare in 2 modi: seguite la ciclabile della Riviera Berica, ricavata sul tracciato di una vecchia ferrovia, e all’altezza di Longare seguite il fiume Bacchiglione fino a Padova.
Per farla veramente completa però, appena dopo Montegaldella deviate verso le “isole senza mar” (Percy Shelley), i Colli Euganei: parco regionale ameno e zona termale di fama europea con i centri di Abano e Montegrotto, ne uscirete rigenerati.
> Attorno agli Euganei tra l’altro c’è un nuovo anello ciclabile di circa 70 km, consigliatissimo!
Da qui a Padova la pedalata è breve e in città non avrete che l’imbarazzo della scelta: un giro in bici in Prato della Valle, una passeggiata nel ghetto, la Basilica del Santo (Antonio) e il vicino orto botanico, il più antico al mondo (davvero spettacolare la nuova struttura). Ah, e lo spritz. È nato qui.
Da Padova a Venezia
Legatissime fin dai tempi della Serenissima, le 2 città sono pure vicine, e il percorso, nonostante la zona sia parecchio costruita/industrializzata, non vi deluderà: costeggerete il Canale del Brenta dove sono disseminate delle ville grandiose come Villa Pisani a Stra.
Da Mestre potete raggiungere Venezia pedalando sulla ciclabile del Ponte della Libertà, oppure fermarvi direttamente a Mestre, nei pressi della stazione c’è un grosso bici park, e raggiungere Venezia in pochi minuti di treno (ricordiamo che in città non si può circolare con le bici, neanche se portate a mano).
Cosa fa la bellezza di questo percorso?
1. È adatto alle famiglie
Specialmente il primissimo tratto, quello da Resia a Bolzano ben si adatta ai più piccoli, ma anche da Bolzano al Garda la ciclabile è in sede protetta, sicura e i parchi gioco non mancano! Tutto l’itinerario è privo di difficoltà, vi basterà tenere il chilometraggio giornaliero “abbordabile”.
2. La diversità
Non capita tutti i giorni di viaggiare dalle Alpi al mare in un solo colpo, cambiando così tanti ambienti,e lingue, senza varcare confini: le curatissime valli alto atesine tra fienili e campanili a punta, il lago di Garda con quell’atmosfera vacanziera quasi tutto l’anno e il clima perfetto le elegantissime città venete e Venezia.
3. I castelli
Avete idea di quanti ce ne siano? Noi no 😂 La concentrazione è altissima: pensate a quello del Buonconsiglio di Trento o a Castel Beseno su una rocca imponente a lato della ciclabile. C’è quello di Arco, vicino al Garda, il castello Scaligero di Sirmione, più avanti c’è quello di Soave, a Montebello addirittura i 2 castelli, si dice, di Giulietta e Romeo. E Castelvecchio a Verona? Attraversarlo al tramonto, con l’Adige che scorre sotto è un incanto!
4. La cucina
Si passa da Spätzle e canederli al pesce di lago del Garda, si entra nel cuore del Veneto tra gli asparagi del veronese e la pearà, gli gnocchi di patate, il baccalà alla vicentina, i piselli dei Berici e giù fino ai bacari (osterie) di Venezia dove il pesce non manca mai (sarde in saor vi dice qualcosa?). Il tutto annaffiato con vino di qualità altissima: dai grandi del nord (Gewürztraminer, Teroldego, Müller Thurgau) ai rossi corposi del Veneto (Amarone, Valpolicella, Cabernet, Tai rosso dei Berici) e il Moscato dolce degli Euganei.
Vi piacerebbe provarla? Ecco qua alcuni tour pronti da pedalare: